lunedì 1 dicembre 2008

Norme anticrisi ad personam

Ci risiamo. Ancora una volta il nostro Premier sfrutta un momento di paura generale per riempirsi sempre di più le tasche.
In tutta Europa i governi si adoperano a cercare le misure migliori per uscire da questa crisi, e cercano di rassicurare il più possibile la popolazione... in Italia invece si approfitta del periodo buio per continuare una politica fascista, in cui leggi salva Premier, e salva-crisi-del-Premier sono all'ordine del giorno.
Tralascerei le parole di conforto del nostro presidente operaio "per uscire dalla crisi bisogna consumare di più"... ma come, proprio lui che è operaio non sa che per consumare servono soldi che non abbiamo?!se consideriamo poi che gran parte dei precari non avrà un lavoro per Natale, e i lavoratori assunti sono in cassa integrazione...
Altra presa in giro è l'elemosina che alcune famiglie riceveranno (30 euro in media per famiglie povere con figli a carico, circa 15 euro per pensionati soli...milioni spesi dallo Stato per un beneficio che effettivamente sarà di pochi centesimi per ogni famiglia, poichè gli aumenti dei prezzi annulleranno la mancetta data dal governo) come se bastasse dare un contentino per aiutare le persone più in difficoltà.
Ma due sono le norme anticrisi che han fatto più discutere: la prima riguarda l'ambiente. Dopo aver snobbato altamente le regole decise dal protocollo di Kyoto (poichè l'Italia risulta una delle nazioni più inquinate e soprattutto non c'è intenzione di mettersi in regola con i livelli di smog stabiliti), il Premier decide di negare gli incentivi statali per quelle aziende che nel corso dell'anno si sono impegnate a diminuire i livelli di smog e hanno investito (e vorrebbero investire) per migliorare l'ambiente e produrre meno rifiuti tossici.
Ricordiamo che tutto il resto dell'Europa sta facendo l'esatto contrario per tentare di superare la crisi.
E ancora, controcorrente rispetto agli altri Paesi, in Italia aumenterà l'iva su alcuni prodotti, in particolare sulla Pay tv (Sky). Qualcuno dall'opposizione si è lamentato (almeno questo!!) del fatto che questa norma favorirà la diretta concorrente tv a pagamento (Mediaset Premium) che, guarda caso, è di proprietà, come tante altre aziende, del nostro disinteressato Silvio Berlusconi. La risposta del Premier non si è fatta attendere "Mediaset non è diretta concorrente di Sky, dal momento che i segnali viaggiano su sistemi diversi di telecomunicazione"; ennesima presa in giro, anche se il segnale arriva in maniera differente, non ci vuole molto a capire che la famiglia abituata ad un certo livello di programmi televisivi, sceglierà, per risparmiare, di abbandonare la più nota tv a pagamento per trasferirsi su Mediaset Premium.
Non stiamo certo cercando di tutelare la tv a pagamento, ma vorremmo porre l'attenzione sulla presa in giro nei confronti del consumatore, e sull'ennesima legge ad-personam, creata solo per tutelare i suoi interessi personali.
Prive di effetti concreti saranno anche le norme sui mutui a tasso variabile, almeno secondo Adusbef e Federconsumatori: "Nel 2009 il tasso si assesterà sicuramente a percentuali inferiori al 4%, probabilmente dal 3 al 3,5%, rendendo così inutile e propagandistica la norma contenuta nel decreto" che accolla allo Stato le spese nel caso si superi il 4%.
E' un piano anticrisi che, secondo la tradizione berlusconiana, è inconsistente e a trarne beneficio non saranno i lavoratori comuni, ma i ricchi imprenditori che potranno continuare a guadagnare nelle loro attività, non colpite dalla crisi, che procederanno sempre meglio per la diminuzione dei costi dei prodotti. Ancora una volta qualcuno si arricchisce sulle spalle dei cittadini.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

quella di sky potevate rsparmiarvela, sono settimane che ci martellano con sta storia ... è l'europa che ha chiesto di unificare l'iva non Silvio Berlusconi, diciamo le cose come stanno ... certo vi avrebbe fatto più comodo che abbassasse quella di mediaset al 10% così potevate parlare di conflitto di interessi.

Anonimo ha detto...

Chiesto dall'Europa?? Diciamo come stanno veramente le cose attraverso un articolo di giornale...

"La polemica in atto sull'allineamento dell'Iva per Sky lascia aperte alcune domande a cui il governo e il ministro Tremonti non hanno risposto. E su cui anche le opposizioni non hanno preteso opportuna chiarezza.
L'allineamento dell'Iva chi penalizza di più? Ovviamente il suo principale competitor, Murdoch. E quindi era giusto rispondere velocemente alla richiesta dell'Unione Europea, con un doppiopesismo rispetto ad altre vicende che lascia perlomeno perplessi.

Quei fogli che Tremonti sventolava a Porta a Porta non sono la procedura di infrazione aperta dall'Europa per l'Iva di Sky. L'Unione europea consigliava un riallineamento dell'Iva sulla Pay Tv. Ma il riallineamento non è detto che dovesse essere immediato.

C'è, invece, un'altra procedura di infrazione, questa volta vera, a cui il governo ha preferito non rispondere. E nemmeno in presenza di una sentenza della Corte di Giustizia Europea. Ci riferiamo alla vicenda Retequattro Europa7. In questo caso la procedura di infrazione è già stata aperta, il tribunale europeo ha chiesto la immediata concessione delle frequenze e la fine di ogni pratica distorsiva del mercato. Di fronte a questi pronunciamenti e alla minaccia di sanzioni economiche, il governo Berlusconi ha risposto con un decreto per tutelate le proprietà di Berlusconi medesimo. "

Così dal primo gennaio 2006, con effetto retroattivo, la Corte di Giustizia Europea ha condannato l'Italia a una multa di circa 130 milioni di euro all'anno se Rete 4 non cederà a Europa 7 le frequenze che la rete ha in concessione dallo Stato. Per l'Europa l'assegnazione delle frequenze in Italia non rispetta la libera prestazione dei servizi e non ha criteri di selezione obiettivi.
La sentenza europea è la terza a favore di Europa 7 dopo quelle della Corte Costituzionale e del Consiglio di Stato. Ad oggi la non applicazione di quella sentenza costa all'Italia e quindi a noi 374,15 milioni di euro. Ogni giorno 350mila euro in più.

Perchè allora Tremonti non ci spiega il perchè di questa scelta diversa? Perchè è giusto allineare l'Iva di Sky immediatamente e invece, di fronte ad una crisi economica così forte, stabiliamo che lo Stato possa spendere senza fiatare 350mila euro al giorno per dare modo a Retequattro di continuare a violare la legge? E perchè dalle opposizioni, in nessuna trasmissione di apporofondimento politico e da nessun collega abbiamo sentito porre al ministro o ai rappresentanti del governo questa domanda?"

Fonte: articolo21.info

Dal punto di vista temporale pensate solamente che per far trovare Sky nella stessa situazione di Retequattro dal punto di vista legale, dovrebbero passare addirittura due anni. Dopo quell'avviso informale serve la procedura di infrazione e poi il ricorso alla Corte di Giustizia Europea che si dovrebbe esprimere sull'eventuale mancato rispetto della procedura di infrazione da parte del Governo Italiano. Solo a quel punto scatterebbe la condanna dell'Italia e una multa. Tempi tecnici per arrivare a questa eventualità? Due anni, per l'appunto.

Anonimo ha detto...

mmm mi consenta di ricordarle che l'iva al 10% di sky era un aiuto per un'azienda che era agli inizi ... penso che sia più che avviata al momento e cmq non vedo come possa turbare le vostre giornate. SKY non è un bene indispensabile per sopravvivere come non lo è mediaset premium anzi li metterei tra quei beni di consumo che si addicono più alla borghesia (come dite voi) piuttosto che ai poveri operai e quindi se non altro è una ridistribuzione della ricchezza.

Per il discorso di rete 4 ecc ... purtroppo ho la memoria corta e quindi non potrò citarti cosa ho letto e sentito in varie trasmissioni con esattezza però non mi sembra che sia andata a finire proprio così.