Che berlusconi racconti un sacco di barzellette agli italiani si sapeva già... inutile ricordare le promesse fatte e le sue brillanti idee (es. per salvare Alitalia)... la dote principale del nostro presidente è la simpatia... tutti ridono con lui (o di lui?!) che ci delizia con le sue trovate da vero gentleman e da grande capo del governo. L'ultima della lista ieri, giusto per aggiungere pepe al dibattito originato dalle dichiarazioni filofasciste di Alemanno e La Russa: berlusconi scatenato e in camicia nera si è esibito alla festa fascista di Azione giovani a Roma. Tante battute sui comunisti, come quella riportata nel video (non potevamo non farvi ridere a crepapelle!),o quella sulla zanzara comunista che gli girava intorno: "C'è una zanzara comunista...", dice Berlusconi. Poi, la schiaccia e esulta: "La filosofia liberale ha prevalso sull'attacco". Dopo aver decantato l’operato dei suoi primi 100 giorni di governo, si è lasciato andare ad un inqualificabile elogio del gerarca fascista Italo Balbo per la sua opera svolta in Libia. "Italo Balbo in Libia fece cose egregie, cose buone - lo loda - e questo l'ho ricordato a Gheddafi, ma lui mi ha replicato che aveva fatto, sì, cose buone, ma soprattutto caserme e centrali operative per i colonizzatori".
Il Movimento Culturale R-Esistenza Critica nasce dalla volontà di alcuni giovani di ritrovarsi in un gruppo di ricerca e confronto. “Esistenza critica” si riferisce al nostro modo di essere: ragazzi che ragionano con la propria testa, che vivono intensamente ogni istante della loro vita ponendosi dubbi e domande, per poi cercare una risposta e un confronto. La R rappresenta tutto ciò in cui crediamo: rinascita, rifondazione, rivoluzione, resistenza… e rosso, come il colore della nostra bandiera.
Per un’ equa e libera diffusione della cultura, contro ogni deriva, contro ogni fondamentalismo e contro ogni forma di protagonismo e arrivismo, sarà scopo primario di noi liberi pensatori la promozione della diffusione della cultura nella realtà ghedese-bresciana, paragonandola ad altre realtà, valorizzando l’eterogeneità dei suoi componenti e dei suoi valori, traendo forza dal vero confronto d’opinioni. Certi di non essere gli unici a percepire il bisogno di mettersi in cammino verso la verità, coviamo la sana ambizione di essere punto di incontro tra più persone o gruppi che come noi sentono il desiderio di cambiare e di intraprendere un nuovo viaggio verso sé stessi e gli altri.
Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento, perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, e io non dissi niente, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c’era rimasto nessuno a protestare. Bertolt Brecht
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