venerdì 22 agosto 2008

dossier sulle destre radicali a Brescia


Segnaliamo questo dossier dello scorso anno preparato da alcuni compagni antifascisti che han voluto informare i cittadini di Brescia sugli sviluppi delle destre radicali sul nostro territorio, e rendere omaggio alle componenti antifasciste della città che dal dopoguerra ad oggi hanno lottato affinché Brescia potesse diventare una città antifascista, multietnica, ricca di spazi sociali e aperta.
Il dossier è scaricabile qui

p.s.
da pag.12 c'è una scheda dettagliata su uno dei promotori dell'occupazione alla cascina Martinenga a Ghedi.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Compagni un grande lavoro di Inchiesta e Controinformazione ! Mi congratulo con i realizzatori dell'inchiesta/dossier ! Nel passato, negli anni di piombo lavori come il vostro hanno fatto uscire fuori le collusioni tra la cosiddetta destra radicale (Avanguardia Nazionale, Fronte Nazionale, Ordine Nuovo, Terza Posizione etc etc etc.. diversissimi tra loro ma accomunati dalla simpatia per il Sid o per l'Uaarr) ed i più biechi e spietati dirigenti borghesi anticomunisti (e tralaltro spesso anche massoni) delle burocrazie dei servizi segreti!
Mi complimento ancora, apprezzo moltissimo questo lavoro!
Queste opere sono molto importanti anche nell'ottica del continuo "fuoco di sbarramento idelogico", ovvero nella continua denuncia per distruggere in ogni momento il loro tentativo di costruirsi una legittamità politica con le loro assurde proposte, davanti alla opinione pubblica nazionale; ecco perchè il lavoro dei Compagni deve essere quello di inchiodarli costantemente alla loro natura di escrementi sociali ripudiati da tutti, la cui sola accezione provoca senso di riprovazione pubblica, in quanto visti quali violenti e picchiatori al servizio dei padroni! Loro neanche si immaginano che grande piacere ci fanno quando ci danno la possibilità di smerdarli! Continuate così !

Napoli Antifascita

Anonimo ha detto...

Peccato che molti compagni bresciani non abbiano apprezzato...il livello purtroppo è ormai molto ma molto basso! Qualcuno l'ha pure classificato come un lavoro da sbirri o da infami.no comment. Per qualcuno antifascismo vuol dire solo testosterone e spesso è accompagnato da ignoranza e pressapochismo. Esempio? mentre tutti si fanno le menate sui quattro cessi idioti di FN i fasci di Casa Pound occupano in provincia e fino al dossier NESSUNO sapeva chi era il prof. malafronte. Speriamo solo sia servito a qualcosa.

Anonimo ha detto...

I lavori di indagine e di approfondimento storico/politico dovrebbero essere alla base di qualunque azione politica. Per non parlare dell'attività di controinformazione, che fino agli anni '80 ha avuto sempre un ruolo importante nel movimento.
E ora?????
A volte la controinformazione è troppo bistrattata da compagni troppo saccenti.., nonostante l’informazione sia carente o spegne i riflettori su tematiche che, invece, necessitano di essere esaminate e analizzate.
L'antifascismo deve passare dalla conoscenza del nemico.. se no continuiamo a rincorrere fascistelli senza vedere quello che accade oltre il NASO.

Anonimo ha detto...

Solo un appunto all'anonimo di Napoli Antifascista: purtroppo i fascisti (termine onnicomprensivamente inteso, vedi Lega e simili) non sono più considerati (se mai lo sono stati) dall'italiano medio come "escrementi sociali ripudiati da tutti, la cui sola accezione provoca senso di riprovazione pubblica, in quanto visti quali violenti e picchiatori al servizio dei padroni". Anzi, ormai governano. Hanno trovato il modo di farsi accettare, e l'hanno trovato rubando ai compagni parole d'ordine, tematiche, metodi, consenso. Furbi loro, forse "fortunati" come trenta e più anni fa; ma soprattutto troppo distratti noi, troppo autoreferenziali, troppo presi dalla nostra mania del "duro e puro ideologicamente corente fino al midollo", dalle etichette, dal "noi siamo meglio di voi". Da che mondo è mondo per fare politica bisogna sporcarsi le mani: noi abbiamo perso il pragmatismo necessario, sembriamo delle cariatidi, a volte pure un po' nichiliste. Un esempio? "Il dossier è un lavoro da sbirri", perché è basato sull'indagine. Ma l'indagine è solo uno strumento: l'eventuale problema nasce dal fine per cui tale strumento viene applicato. Se voglio sconfiggere il mio nemico lo devo conoscere, quindi ben venga l'indagine. A meno che qualcuno non sia in grado di steminare tutti i fasci, dal primo all'ultimo, garantendo oltretutto che non ricompariranno mai più, io credo che capirli sia il miglior presupposto per neutralizzarli. E la cosa più avvilente è che la nostra forza dovrebbe essere l'analisi... Intanto la società, seguendo i suoi istinti, si fascistizza.

Anonimo ha detto...

Complimenti per il lavoro! Finalmente qualcosa anche a Brescia! Brescia deve svegliarsi! E' dal 1974 che gli antifascisti hanno dimenticato di esserlo.. Forse perchè i fascisti non hanno più il moschetto e la camicia nera che non sanno più come riconoscerli??